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Supertessile S.A. di Rieti
28 Friday Oct 2022
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in28 Friday Oct 2022
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18 Thursday Aug 2022
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in20 Friday May 2022
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12 Thursday May 2022
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Nel centro di Roma c’è ancora qualche tombino della S.T.I.M.A. di Ostia
Si trattava della Società Trattori Italiani e Macchine Agricole Italia costruita sul litorale romano durante il ventennio (1927) per la produzione di mezzi agricoli. Con l’autarchia la fabbrica viene convertita per la produzione di ferro partendo dalla sabbia di Ostia, ricca di ferrite. Dopo la guerra la fabbrica diventa Breda Meccanica Romana e inizia a produrre carrozze ferroviarie. Lo stabilimento chiuderà nel 1979 e, dopo lungo abbandono (è visibile, abbandonato, ne “La voce della luna” di Fellini), sarà riconvertito in un cinema multisala.
12 Thursday May 2022
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inLo zuccherificio di Chieti è appena stato demolito. Cercando foto storiche in rete, per l’articoletto che ho fatto (https://bit.ly/zucc-chieti), ho trovato questa cartolina dove è raffigurato lo zuccherificio e la Celdit (cellulosa d’Italia):
C’è stato un tempo in cui eravamo fieri del nostro lavoro e, sulle cartoline, mettevamo le fabbriche. Oggi una fabbrica è solo simbolo di inquinamento e degrado: come siamo cambiati…
04 Monday Apr 2022
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inUn tombino fotografato nel centro di Roma, dove una volta c’era un distributore di carburanti, mi ha fatto scoprire il significato di un marchio che ignoravo.
Il tombino in questione riporta in grande la scritta “STANDARD” e ai lati “Società Italo-Americana pel petrolio”, Genova.
Nel 1891 veniva fondata in italia questa azienda (appunto a Genova) come affiliata della Standard Oil Co. di John D. Rockefeller.
In italia si crea quindi il marchio “ESSO” che deriva dalla trascrizione fonetica dell’acronimo della “Standard Oil”: S.O. che diventa, nella pronuncia inglese “es o” e quindi ESSO.
21 Thursday Jan 2021
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inFrequento l’Argentario sin da bambino e ricordo da sempre due curiosi manufatti situati ad Albinia e a Fonteblanda: un tronco di piramide a base rettangolare con sopra due pali di cemento. Sono anni che mi chiedo cosa possano essere e solo recentemente, grazie alle risorse messe in campo da amici e sconosciuti contattati via mail, ho trovato una plausibile risposta.
Il primo manufatto si trova ad Albinia, in prossimità dell’incrocio tra Aurelia e fiume Albegna
Il secondo, invece, è situato tra Fonteblanda e Talamone, accanto alla strada che costeggia il canale di bonifica
L’amico Lorenzo Grassi, con acume, ha subito notato che un lato del manufatto di Fonteblanda era dipinto a scacchi bianchi e neri: anche se piuttosto sbiaditi, ancora si riconoscono. Altra cosa interessante, questo disegno a scacchi è presente solo sulla faccia rivolta verso il mare.
Ancora Lorenzo nota la sigla del costruttore dei pali in cemento: SCIC
SCIC è l’acronimo di Società Costruzioni Industriali e Civili, impresa molto attiva sia nel ventennio che dopo la guerra. Tra le opere che ha realizzato c’è la Torre Breda di Milano e una torre dell’acqua, poi andata distrutta, dell’Acquedotto Spinadello a Forlimpopoli. Questa traccia, però, non porterà a nulla per chiarire il mistero.
Tra l’altro, il manufatto di Fonteblanda, è stato anche utilizzato dall’Istituto Geografico Militare per posizionare un caposaldo di livellazione
Anni fa un’associazione di Albinia rispose a una mia mail dicendomi che i due manufatti erano “i bersagli che usavano in tempo di guerra per le esercitazioni”. Le richieste di ulteriori dettagli non hanno mai avuto risposta.
I primi indizi, quindi, sono concordanti: si tratta di “bersagli” e hanno una faccia disegnata a scacchi, presumibilmente per risultare più visibili e staccarsi otticamente dall’ambiente circostante.
Recentemente, continuando a cercare notizie, mi imbatto nel sito del Circolo Culturale Orbetellano “G. Mariotti” e mando loro una mail sperando che sappiano aiutarmi. Qui scatta una catena incredibile di interessi e in breve ottengo una serie di informazioni preziosissime.
Ho messo su una mappa tutti gli elementi e ho avuto così una ulteriore conferma: la linea che congiunge il siluripedio con il manufatto di Fonteblanda, passa sopra al traliccio di Fertilia al centimetro. Sono perfettamente allineati: questa credo sia la prova principe del collegamento delle mire con il siluripedio
Poco dopo arriva un’ulteriore conferma alla teoria: sempre Lorenzo recupera una pagina della posta dei lettori di “Maremma Magazine” di Novembre 2017 con questa lettera
Lorenzo contatta quindi la redazione di Maremma Magazine ma apprende che, purtroppo, il lettore non ha mai dato seguito alla proposta di collaborazione.
Per concludere metto le posizioni esatte delle strutture citate:
Il siluripedio dista 14,4 km dalla mira di Fonteblanda e 9,89 km da quella di Albinia. La struttura del siluripedio è stata completametamente distrutta dai bombardamenti (ne rimangono solo i piloni in cemento) ma ci si può fare un’idea di come fosse fatto vedendo quello annesso al silurificio di Fiume, in Croazia, realizzato dalla stessa azienda (Whitehead) e ancora esistente (si trova qui).
Oltre al citato Lorenzo Grassi, desidero ringraziare per la preziosa collaborazione a dipanare il mistero, l’amico Simone Ferrante e tutte le persone attivate dal Circolo Mariotti che citerò con i soli nomi e iniziali non conoscendole di persona: Sergio T., Doriana R., Giovanni D., Edoardo F. Roberto C., Paolo C., Renato F.
10 Wednesday Jun 2020
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08 Monday Jun 2020
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in20 Wednesday May 2020
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inIl curatore principale della storica rivista “ferrania” era Alfredo Ornano, autore anche di numerosissimi libri sulla tecnica fotografica, editi principalmente da Hoepli.
Il cognome di Alfredo mi ha fatto pensare allo storico marchio italiano di chimici fotografici “Chimifoto Ornano” e mi sono subito chiesto se ci fosse un legame.
Lo storico logo della Chimifoto Ornano
Non è stato facilissimo ricostruire la storia (incredibilmente in rete non si trova praticamente quasi niente su questa azienda) a parte il fatto che, dopo il fallimento, il marchio è stato acquistato nel 2016 dall’unica azienda italiana ancora nel business della chimica per fotografia: la Bellini di Torgiano.
Alla fine sono riuscito a recuperare la pagina del sito internet (del 2006), ormai off-line, in cui c’è il profilo aziendale. L’azienda venne fondata da Silvio Ornano che, di Alfredo, era il fratello, nel 1946.